Perché sono necessarie?
Una camera bianca, nel settore aerospaziale permette di raggiungere determinati standard, fondamentali per la riuscita di qualsiasi progetto desiderato, nello specifico possiamo parlare di:
Qualità assoluta in quanto le particelle microscopiche possono causare fallimenti nei componenti spaziali.
Affidabilità critica, i veicoli spaziali richiedono massima precisione e controllo.
Normative rigorose da rispettare, gli standard ISO e ASTM devono essere rispettati per garantire sicurezza e efficacia.
Le tecnologie in uso per permettere di raggiungere i risultati sopra menzionati sono essenzialmente i filtri HEPA/ULPA fondamentali per mantenere aria ultra-pulita; i sistemi HVAC avanzati, i quali controllano temperatura e umidità per ottenere la stabilità ottimale ed infine le superfici antistatiche che prevengono danni da scariche elettrostatiche ai componenti elettronici.
Un esempio di applicazione concreta di cleanroom si ha negli ambienti della National Aeronautics and Space Administration, o più comunemente chiamata NASA, ovvero l’ente responsabile delle attività aerospaziali ed aeronautiche degli USA.
La NASA utilizza cleanrooms avanzate per la produzione e l’assemblaggio di veicoli spaziali e strumenti scientifici.
Lo stesso James Webb Space Telescope (JWST) ha trascorso molto tempo in cleanroom durante il suo lancio, garantendo che ogni componente fosse privo di contaminanti.
Volgendo lo sguardo ad un settore diverso, quello nucleare, possiamo vedere come l’attenzione al dettaglio e al controllo della contaminazione sia comparabile a quella applicata nell’aerospaziale.
L’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN) utilizza infatti cleanrooms per la costruzione e il test dei rilevatori di particelle assicurando così risultati di ricerca impeccabili.
Quali sono le normative in materia?
Concentriamoci ora sulle norme EN 9100, EN 9110, EN 9120 nel contesto delle cleanrooms.
EN 9100 si applica ai sistemi di gestione della qualità nella progettazione, sviluppo, produzione, installazione ed assistenza di prodotti aerospaziali.
Le cleanrooms in questo caso, sono fondamentali per mantenere gli standard di qualità richiesti, riducendo il rischio di contaminazione durante la produzione di componenti critici. Una gestione rigorosa della pulizia e della qualità ambientale assicura che i prodotti siano conformi agli elevati requisiti di affidabilità e sicurezza necessari.
EN 9110 è specifico per le organizzazioni di manutenzione aeronautica. Anche qui le camere bianche sono essenziali per le operazioni di manutenzione, riparazione e revisione (MRO), dove la precisione e la pulizia sono più che importanti. L’uso di cleanrooms permette quindi di mantenere i componenti e le attrezzature in condizioni ottimali, assicurando che i processi di manutenzione rispettino le normative di sicurezza, raggiungendo, allo tempo stesso, livelli di efficienza elevati.
EN 9120 riguarda infine i distributori di prodotti, parti e servizi aerospaziali. Anche se non direttamente coinvolti nella produzione o manutenzione, i distributori devono garantire che i prodotti forniti siano privi di contaminazioni e rispondano ai requisiti di qualità stabiliti dalle norme aerospaziali. Le cleanrooms giocano un ruolo cruciale nel garantire che i materiali ed i componenti erogati, siano mantenuti in condizioni ottimali sia durante la manipolazione che lo stoccaggio.
Cleanrooms e norme EN nella costruzione di satelliti e componenti aerospaziali
Come si può ormai aver intuito la qualità e l’affidabilità sono i pilastri fondamentali per la resa ottimale di qualsiasi attività nel settore, la costruzione di satelliti e di componenti aerospaziali, ad esempio, ne fa parte.
Le cleanrooms giocano un ruolo cruciale nel garantire che questi obiettivi siano raggiunti, le norme, precedentemente dettagliate, offrono una guida preziosa per mantenere gli standard elevati richiesti nel settore.
Di seguito possiamo vedere alcune delle attività in questione:
1. Assemblaggio di microchip e circuiti integrati: i microchip ed i circuiti integrati utilizzati nei satelliti devono essere assemblati in camere bianche per evitare contaminazioni che potrebbero comprometterne la funzionalità.
2. Produzione di componenti strutturali: gli elementi strutturali dei satelliti, come i pannelli solari ed i telai, devono essere costruiti in cleanrooms per garantire la precisione e la qualità del prodotto finale.
3. Test e validazione: le cleanrooms in questo caso sono utilizzate durante i test e la validazione dei satelliti, assicurando che non ci siano contaminanti che possano alterare i risultati dei test stessi compromettendone la resa finale.
Concludendo, si può constatare quindi, come le cleanrooms, rispettando le normative EN 9100, EN 9110 e EN 9120, siano essenziali per la costruzione e la manutenzione di satelliti e componenti aerospaziali permettendo di ottenere ambienti privi di contaminanti e mantenere alti standard di qualità. Queste caratteristiche sono fondamentali per il successo delle missioni spaziali e la sicurezza dei veicoli aerospaziali.
In CMB Cleanroom, ci impegniamo a fornire le soluzioni più avanzate ed innovative per supportare l’esigenze di ogni settore, compreso quello aerospaziale.